LA POTATURA: RACCONTO DI UN INVERNO A CURARE GLI ALBERI D’ULIVO

Siamo alla fine dei mesi invernali, periodo in cui la vegetazione è stata a riposo e così è stato anche per gli ulivi. Ma ciò non vuol dire che sia stato comunque un periodo inerte e senza cose da fare. In campagna non ci si ferma mai. Anzi, proprio in questo periodo ci siamo presi cura degli alberi, degli ulivi nella nostra tenuta e country club in ristrutturazione.

Prendersi cura forse è la parola giusta, come si fa per i figli e bambini, ed è più adatta visto il tempo e il modo con cui si effettuano le attività invernali. Si ascolta e si “parla” agli alberi, si osserva la loro crescita e si cerca di capire come dare loro la forma del futuro, con i rami adeguati a fare il frutto da raccogliere e molire poi in frantoio per un ottimo olio extravergine.   Infatti si passano lunghe ore tra i tronchi di ulivi anche secolari, e altri di recente piantumazione, nella quiete delle colline Badolatesi, qualche volta con vento freddo ma sempre in una dimensione di altri tempi, per un lavoro difficile e di pazienza con l’uso dell'attrezzatura adatta per ogni situazione: forbice elettrica, sega, asta, scala.

Prima si pulisce tutta la parte secca, si “spalegra” come direbbero i nostri contadini. Si “apre” l’interno della pianta per farla respirare. E poi si “ragiona” sullo sviluppo della chioma e cosa tagliare e quali rami invece lasciare, con l’obiettivo di massimizzare la chioma e la superficie fotosintetica. E sapete che 2 potatori non sarebbero comunque mai d’accordo sul da farsi sullo stesso albero? Ne ho visti tanti litigare perchè poi dipende dalla prospettiva futura, ossia di come si vuole fare crescere o rigenerare l’albero. Oggi poi si parla delle moderne tecniche a vaso policonico, mentre altri implementano la forma ad ombrello, e poi ogni regione o territorio ha la sua specialità. Qualunque essa sia serve sempre a facilitare la raccolta e a garantire un prodotto di qualità.    

Per quanto riguarda Casa Maja Country Club, io ho deciso di organizzare l’attività a rotazione per ogni anno. Questa volta ho ripulito circa 180 alberi, su un terzo degli ettari di superficie del fondo, senza tagliare tanto vista la chioma già presente, sinonimo di futuro frutto e produzione a ottobre-novembre. A fine raccolto di quest'anno poi si taglierà. I vari tagli consentono comunque e inoltre di fare scorte di legna, pure in abbondanza, da utilizzare poi nel caminetto nelle serate invernali. Altro duro lavoro questo di taglio, riporto e sistemazione all’asciutto per lasciarla stagionare per usarla il prossimo inverno.  

Si finisce poi con la concimazione e trattamento prima delle piogge primaverili sperando di aver curato, nutrito, accarezzato gli alberi al meglio per farli fiorire e produrre per quella che si spera sarà una buona annata olearia 2021. Anzi aspettiamo il periodo, questo autunno proprio per annunciare poi una novità, ed una interessante iniziativa per far raccogliere le olive ai nostri ospiti e farsi una propria scorta di olio.

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